I DOTTORI SONO BUONI QUI, E I TOPI ANCHE, E GLI INFERMIERI. NON MI POSSO LAMENTARE.
POTREI ESSERE CHIUSO NEL GUSCIO DI UNA PICCOLA NOCE E SENTIRMI IL RE DELL'UNIVERSO, MA FACCIO BRUTTI SOGNI, E POI SENTO SEMPRE QUELLE MALEDETTE VOCI DAGLI SCARICHI, CHE NON TACCIONO.

domenica 22 maggio 2011

I Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare, di Rob Marshall

E' giusto ogni tanto parlare di piccoli film indipendenti, con poca distribuzione, budget risicati all'osso ed attori semisconosciuti. E' il caso di questa piccola gemma che riporta in voga il genere piratesco, l'avventura che solca i sette mari a testa alta, sprezzante di pericoli e leggi, priva di codici d'onore che non siano l'anarchica legge dell'arraffamento compulsivo. I pirati rubano, depredano, uccidono, si ubriacano, torturano, navigano, si buttano in mezzo a risse senza senso, violentano, mentono e tradiscono (tutto in maniera patologico-comulsiva). Dev'essere per questo che riscuotono tanto successo. Questo film mette in scena un periodo storico, quello della pirateria appunto, e dei capitani di ventura, dei corsari, ma soprattutto dà voce ad un genere letterario, ad un territorio che è rimasto nascosto in ognuno di noi, un territorio fanciullo, dove ogni cosa è ancora possibile e dove l'eroe non è tenuto ad essere bello, pulito e con una morale da insegnare a qualcuno. Al più, un pirata può mostrare una filosofia, la sua personale filosofia di vita, che è quella dell'avventura a tutti i costi, del mare che sostiene e permette ad ogni storia di stare a galla (o di affondare), che è quella della sfida a tutti i costi contro ogni ragione, la sfida alla morte prima di ogni altra, la filosofia che pone una bottiglia di rhum al di sopra di tutto, che si aggira in bettole oscene e lerce dove si aggirano donne oscene e lerce, dove si intonano canti osceni e lerci che, però, a volte, sfumano in nenie malinconiche e poetiche. Tutto ciò lo porta in scena perfettamente Rob Marshall, con la foga assolutamente piratesca dell'accumulo (di storie, di personaggi, paesaggi, gag, atmosfere), dell'esagerazione, dell'avventura oltre ogni limite e oltre ogni ragione. Un pirata può desiderare poche cose, ma chiare, e sempre quelle. E per queste cose non dubita un solo istante a sfidare la morte. I tesori, le ricchezze, il rhum, le risse e l'avventura. Il pirata non ride, ghigna. Il pirata non ama, scopa, e casomai gli fosse capitata in vita sua la debolezza di amare se ne vergogna e non lo dice in giro, consapevole che l'unico vero amore, quella eterno, lo può nutrire per la propria nave (e per l'avventura, il rhum, le bettole, e le ricchezze impropriamente guadagnate). Il pirata inoltre crede a qualsiasi sciocchezza gli si racconti, questo perchè di solito è ubriaco e, in secondo battuta ( ma forse anche prima) perchè è una buona scusa per finire in mezzo a qualche avventura sconclusionata. In questo caso la scusa buona è la ricerca della fonte dell'eterna giovinezza. Due stati (Spagna e Inghilterra), tre navi e relativi equipaggi in corsa alla ricerca della fonte. E poi, Barbanera, Jack Sparrow, quello vero e un'impostore, il babbo di Jack Sparrow (Keith Richards), Angelica, un prete innamorato, un nugolo di sirene cannibali, una ciurma zombie, la Perla Nera in bottiglia, e ancora, paesaggi mozzafiato, scorci misteriosi, e la quete contro il tempo, contro gli altri equipaggi per raggiungere la fonte. Essendo pirati, è chiaro che la brama dell'eterna giovinezza è una buona scusa per far bisboccia in eterno, cioè per depredare, violare, bere, torturare, mentire e via discorrendo.Un piccolo film che, col basso budget a disposizione, fa miracoli. Un cast di attori sconosciuti che meritano prima o poi la grande ribalta (Penelope Cruz col doppio mento è l'unico aspetto sconcertante del film). Dicono, ma non vi è la certezza, che questo I Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare sia solo l'ultimo episodio di una serie di altri tre (3) film con lo stesso protagonista (capitan Jack Sparrow), ma se ciò foss'anche vero credo che quasi nessuno abbia avuto modo di vederli, a causa appunto della scarsa distribuzione (ed è un vero peccato, perchè se la qualità è quella di quest'ultimo vale senza dubbio la pena vederli). Chiunque avesse avuto modo di vederli, anche solo uno di questi tre, è pregato di postare qualche informazione, soprattutto riguardo a dove procurarseli. Grazie.





Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare

Un film di Rob Marshall. Con Johnny Depp, Ian McShane, Penelope Cruz, Richard Griffiths, Geoffrey Rush.
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Titolo originale Pirates of the Caribbean: On Stranger Tides. Azione, Ratings: Kids+13, durata 141 min. - USA 2011. - Walt Disney uscita mercoledì 18 maggio 2011

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