I DOTTORI SONO BUONI QUI, E I TOPI ANCHE, E GLI INFERMIERI. NON MI POSSO LAMENTARE.
POTREI ESSERE CHIUSO NEL GUSCIO DI UNA PICCOLA NOCE E SENTIRMI IL RE DELL'UNIVERSO, MA FACCIO BRUTTI SOGNI, E POI SENTO SEMPRE QUELLE MALEDETTE VOCI DAGLI SCARICHI, CHE NON TACCIONO.

giovedì 17 dicembre 2009

ANTICO ARAMAICO

Pare, che un tipo, un antico aramaico, un commerciante di cui ignoriamo il nome in quanto non è riportato nelle cronache dell’epoca che abbiamo avuto modo di consultare, venisse posseduto da un demone. Non si specifica, quale demone.
Quest’uomo, antico aramaico, si mise a parlare, pare, in una lingua sconosciuta. Questa lingua, che nessuno tra i contemporanei dell’uomo riuscì a decifrare, a leggerla oggi così com’è riportata nelle cronache dell’epoca, ha tutta l’aria di essere castillano corrente.
Direbbe, il posseduto, a leggerlo oggi come castillano corrente, << Saben de que ganas tengo hoy? De fumar un buen cagnone, tengo ganas.>> (Sapete di cosa ho veramente voglia, oggi? Di fumarmi un bel torbone, ho voglia.), direbbe il posseduto se parlasse, come effettivamente sembrerebbe parlare, castillano corrente e un tantino gergale, << Y tengo ganas tambien de tirarme dos gemellas con de las grandes tetas, esto quisiera! >> (E ho anche una gran voglia di scoparmi due gemelle con delle grosse tette, ecco cosa vorrei!)

All’epoca, però, nessuno poteva capire cosa stesse dicendo l’antico aramaico, il commerciante, e risultava del tutto inintellegibile quello che diceva, così decisero di aprirgli il cranio per fargli uscire il demone, che uscì.

1 commento:

  1. Diavolo di un demonio! parlare castigliano! non pensavo potesse arrivare a tanto..
    Beh comunque all'aramaico poteva andare peggio..potevano anche farglielo uscire da un'altra parte..e poi poteva piovere..

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