Pare, che un tipo, un antico aramaico, un commerciante di cui ignoriamo il nome in quanto non è riportato nelle cronache dell’epoca che abbiamo avuto modo di consultare, venisse posseduto da un demone. Non si specifica, quale demone.
Quest’uomo, antico aramaico, si mise a parlare, pare, in una lingua sconosciuta. Questa lingua, che nessuno tra i contemporanei dell’uomo riuscì a decifrare, a leggerla oggi così com’è riportata nelle cronache dell’epoca, ha tutta l’aria di essere castillano corrente.
Direbbe, il posseduto, a leggerlo oggi come castillano corrente, << Saben de que ganas tengo hoy? De fumar un buen cagnone, tengo ganas.>> (Sapete di cosa ho veramente voglia, oggi? Di fumarmi un bel torbone, ho voglia.), direbbe il posseduto se parlasse, come effettivamente sembrerebbe parlare, castillano corrente e un tantino gergale, << Y tengo ganas tambien de tirarme dos gemellas con de las grandes tetas, esto quisiera! >> (E ho anche una gran voglia di scoparmi due gemelle con delle grosse tette, ecco cosa vorrei!)
All’epoca, però, nessuno poteva capire cosa stesse dicendo l’antico aramaico, il commerciante, e risultava del tutto inintellegibile quello che diceva, così decisero di aprirgli il cranio per fargli uscire il demone, che uscì.
Diavolo di un demonio! parlare castigliano! non pensavo potesse arrivare a tanto..
RispondiEliminaBeh comunque all'aramaico poteva andare peggio..potevano anche farglielo uscire da un'altra parte..e poi poteva piovere..