I DOTTORI SONO BUONI QUI, E I TOPI ANCHE, E GLI INFERMIERI. NON MI POSSO LAMENTARE.
POTREI ESSERE CHIUSO NEL GUSCIO DI UNA PICCOLA NOCE E SENTIRMI IL RE DELL'UNIVERSO, MA FACCIO BRUTTI SOGNI, E POI SENTO SEMPRE QUELLE MALEDETTE VOCI DAGLI SCARICHI, CHE NON TACCIONO.

lunedì 14 dicembre 2009

Il corpo e il sangue di B. - 14.12.09

Avevo sentito correttamente, anche da quaggiù. Qualcuno ha usato una statuetta del Duomo di Milano per colpire il volto B.

C'è stato chi ha commentato «Un uomo in sofferenza psichica ha colpito un'altro uomo in sofferenza psichica che credeva di essere invincibile anche durante i bagni di folla. Tutto qui»
Io aggiungo, uno psicolabile si è fatto degno rappresentante di un paese, l'Italia, in una forte crisi psichica, se non addirittura nevrotica. Quello che interessa non è, in questo momento, se l'aggressore fosse solo o manipolato (se fosse stato condizionato psichicamente ad alti livelli comunque non lo sapremmo mai), perchè 30 uomini di scorta non sono serviti a nulla, non ci interessa neppure sapere se B stia bene o meno, quello che è importante è lo scenario simbolico e di dramma psicologico all'interno del quale si è svolto il fatto.
Siamo a Milano, e viene usato un souvenir del Duomo di Milano, il simbolo della città, non uno dei vari aggeggi che si portava in tasca il Tartaglia (crocefisso, bomboletta spray, un cuneo di plexiglass), bensì il Duomo.
Una volta assicurato alle forze dell'ordine ed agli inquirenti, Tartaglia afferma << Non sono io. Io non sono nessuno. >>, e poi, << Io sono meglio di lui. >>, e infine << Odio B >>.
Traduzione, << Anche un signor nessuno è meglio di B, e io odio B perchè è peggio di me, solo che lui è presidente del consiglio. >>
Cioè il paese è meglio di chi lo governa. Anche uno psicolabile, in quanto parte del paese, è meglio di chi il paese governa e rappresenta. Tartaglia, ci dice, neppure io sarei andato a sproloquiare a Bonn, neppure io sarei andato in sede europea a fare le corna, a provarci coi ministri donne degli altri paesi, neppure a me sarebbe passato per la testa di andare in visita da Lukashenko, neppure a me sarebbe venuta l'idea di mettermi in casa un mafioso per curarmi il giardino.

Poi abbiamo B che si tira in piedi, sul predellino, e si guarda in giro, mettendosi in mostra, lasciando che le telecamere e la gente possano vedere la ferita e il sangue. Il corpo ed il sangue di B, appunto.
Abbiamo visto i capelli che sono ricresciuti, sulla testa di B, la pelle che è tornata tesa come quella di un ragazzotto, ma per la prima volta ne vediamo il sangue. Prima potevamo chiederci "se questo fosse un uomo", adesso possiamo dire che lo è, ha il sangue che gli scorre sottopelle. E' umano come tutti noi.
Non è solo unto dal Signore, non è solo invincibile. E' carne e sangue. Si è offerto, in piazza, davanti al suo popolo, ha versato il suo sangue, si è rialzato, ha voluto che tutti avessero ben presente questo aspetto, era lui che si stava sacrificando. Per cosa?
Per noi? Per sè stesso? Per la follia di un individuo? Per la follia di un paese in piena crisi identitaria e schizofrenica?
Tartaglia si è sacrificato, cioè ha sacrificato la sua libertà, la sua fedina penale e, anche, ha messo a rischio la sua salute (consideriamo il rischio di linciaggio), per abbattere il moloch che si contrapponeva alle sue aspettative, o alla sua follia. Due santi, pronti a sacrificarsi in pubblica piazza, l'uno a versare il sangue dell'altro. Il corpo di B ne esce glorificato, circonfuso da un'aura di santità, appunto, di preveggenza (Bonaiuti si è premurato di raccontare che B aveva previsto tutto) e di cristica volontà di sacrificio.
Quello di Tartaglia pure, in un certo senso. Ma Tartaglia non ha versato il proprio sangue, Tartaglia non è un corpo mediatico, lo è diventato solo per pochi attimi, poi è scomparso, portato via dalle forze dell'ordine. Tartaglia non è Che Guevara, non lo vedremo sulle bandiere, non è Corona e non metterà in commercio una sua linea di mutande. D'altronde, lo sbandierare continuo di B di essere nella storia, di essere il migliore che la storia d'Italia ha avuto, di essere lui stesso la storia, non è un invito implicito a vedere il profanare il suo corpo come il profanare il corpo della storia? Come un modo per entrare nella storia?
Mi pare uno psicodramma perfetto, il giorno dopo l'anniversario di Piazza Fontana, la cosiddetta strage di Stato, a Milano, davanti ad un palcoscenico adorante, il sangue che sgorga e macchia il selciato.
Ma in fondo, non sono psicodramma anche quelle massaie che ad ogni apparizione pubblica urlano, lo vogliono toccare, baciare, come se fosse un santo? Non è psicodramma anche lo stesso B che si vanta delle sue conquiste sessuali, scherzando che anche dall'estero ci sono turiste pronte a raggiungere il Bel Paese solo per poterlo testare sessualmente? Che effetto fa tutto ciò nei Fantozzi che tutti noi siamo e continuiamo ad essere? Aggiungiamo, nello nganga psicomediatico, minorenni, spionaggio, mafia, processi, leggi, calcio, televisione... Ecco, televisione... Media... Ma siamo sicuri che tutto questo non sia solo televisione, che non sia un Truman Show all'italiana? Siamo così sicuri da poter mettere la mano sul fuoco che questa sceneggiatura drammaturgicamente perfetta non sia già stata scritta? Per Piazza Fontana, nessuno poteva credere ci fosse dietro lo Stato. Qualcuno non ci crede neppure adesso, o finge di non crederci.
E anche questo, il dubbio, il complottismo,l'analisi dei filmati per cercare la prova di un complotto ordito a tavolino, non è forse già stato tutto messo in conto?

Certo l'aggressione è tornata più utile a B che a chiunque altro. Ora è il Cristo sfregiato di un'Italia impazzita, il re demente di un impero di massaie in menopausa. Il suo sangue ci ha resi suoi sudditi. Prima ci ha chiesto di riconoscerlo come dio, poi ha versato il suo sangue per suggellare il patto diabolico. Non c'è Spatuzza che tenga, ormai siamo suoi.

Voi, siete suoi, io me ne sto quaggiù. Al buio si sta bene.

Comunque, l'unica cosa certa è che i souvenir del duomo di Milano sono andati a ruba. E se fosse stato tutto architettato dai veditori di souvenir?

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