I DOTTORI SONO BUONI QUI, E I TOPI ANCHE, E GLI INFERMIERI. NON MI POSSO LAMENTARE.
POTREI ESSERE CHIUSO NEL GUSCIO DI UNA PICCOLA NOCE E SENTIRMI IL RE DELL'UNIVERSO, MA FACCIO BRUTTI SOGNI, E POI SENTO SEMPRE QUELLE MALEDETTE VOCI DAGLI SCARICHI, CHE NON TACCIONO.

sabato 19 dicembre 2009

E la foca?

In questo documentario, The Bridge (di Eric Steel. Documentario, durata 93 min. - USA, Gran Bretagna 2006. - Videa - CDE), che parla della gente che si suicida dal Golden Gate Bridge, intervistano gli amici ed i parenti di quelli che sono stati filmati a suicidarsi durante l’anno 2004, 24 persone, con la media di due al mese. Il Golden Gate Bridge, per chi non lo sapesse, è il luogo al mondo dove percentualmente la gente preferisce suicidarsi. Ognuno coi suoi buoni motivi.
Intervistano questo ragazzo, giovane, un po’ teso, con una strana barbetta rossa sotto il mento.
Lui, s’è buttato giù dal ponte, ma non appena s’è staccato dal parapetto e s’è ritrovato nel vuoto ha pensato che in realtà voleva vivere, mica morire, e non capiva bene perché diavolo si fosse cacciato in quella situazione. Prima di buttarsi, era lì che si faceva forza per mettere in atto la decisione che ormai aveva preso, e una signora tedesca lo chiama, lui piangeva, lo chiama e gli chiede se le può scattare una foto. Il ragazzo le fa la foto, e la saluta, poi si butta. E quando sta cadendo non vorrebbe più trovarsi lì ad ammazzarsi, allora si dice, << Magari se entro di piedi… >>

Entra di piedi, s’affossa nell’acqua ben in profondità, anche più di dieci metri, ed è ancora vivo, allora adesso deve nuotare il più velocemente possibile per risalire perché se no, anche se è atterrato vivo, finisce che muore annegato, che è anche peggio. Arriva a vedere la luce, si dice Ce l’ho fatta, ma non è ancora arrivato, quando sente qualcosa che gli gironzola attorno.
Ecco, dice, mi sono salvato fino a qui, il salto, la risalita, e ora arriva uno squalo e mi divora. Poi non si ricorda più.
Tempo dopo gli dicono, non era uno squalo. Era una foca che gli ha girato attorno e l’ha tenuto a galla fino a che non sono arrivati i soccorsi.
E il ragazzo dice, Solo dopo ho scoperto che era una foca e non uno squalo, e racconta che la foca gli ha salvato la vita, almeno in quell’ultimo tratto, poi dice, credo che sia intervenuto Dio.

E la foca?

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